I pronostici davano Microsoft in vantaggio nella ricerca dedicata ai computer quantici (continua a leggere), ma pare che l’azienda di Redmond sia stata bruciata sul tempo. IBM ha infatti realizzato il primo processore quantico da 20 Qubit, e pianifica di renderlo disponibile alle aziende entro la fine del 2017. L’ingresso sul mercato rappresenta un banco di prova essenziale per la tecnologia, la cui applicazione pratica dovrà dare prova dei vantaggi reali rispetto alle normali CPU.
Dario Gil, vice-presidente di IBM, si dimostra entusiasta: “Siamo riusciti a creare processori quantici da 20 e 50 Qubit che funzionano. Nella pratica sono serviti decenni per arrivarci, e siamo molto orgogliosi di questo obiettivo”. Il modello da 20 Qubit utilizza semiconduttori quantici operanti alla temperatura di -258.15 gradi Celsius, e sarà il primo ad essere venduto. Il processore da 50 Qubit è considerato ancora un prototipo e non ha date di rilascio, ma IBM ha molta fiducia nella propria soluzione.
L’azienda aveva già immesso modelli da 5 e 16 Qubit sul mercato, ma i Qubit usati da queste nuove CPU sono molto più efficienti, e per efficienti si intende stabili. I Qubit, infatti, tendono a “decadere” in uno stato tra 1 e 0 nello spazio di pochissimi istanti (47 o 50 microsecondi nei modelli precedenti); i nuovi processori lo fanno dopo 90 microsecondi, quindi offrono più tempo per elaborare i dati contenuti nei Qubit. Sul piano ingegneristico si tratta di un enorme successo.
In ogni caso, Gil si dimostra cauto: “si parla tanto di supremazia quantistica [la soglia oltre la quale la capacità di calcolo delle CPU quantiche si ritiene superiore a quelle normali, ndr], un concetto che non amo. E’ un obiettivo che si sposta in avanti di continuo col migliorare delle CPU tradizionali. Non sarà sempre così, ad un certo punto il superamento avverrà: saranno 56 Qubit, o forse 70. Ma raggiungeremo quel punto molto presto”, non più tardi del 2021. Per parte sua, il governo svedese ha approvato uno stanziamento da 1 miliardo di Corone (circa 100 milioni di Euro) per creare un computer da 100 Qubit.
“Nel futuro, ci ricorderemo di questi anni”, conclude Gil, “come quelli in cui il calcolo quantistico è diventato tecnologia vera”.