Diagnosi precoce demenza – Una tra le realtà più terribili delle malattie neurologiche consiste nel fatto che al manifestarsi dei sintomi, spesso è già tardi per programmare un percorso di cura efficace. In questo senso, scienziati della MgGill University di Montreal hanno fatto un passo importante nella diagnosi precoce della demenza, creando una tecnologia basata sull’Intelligenza Artificiale ed il trattamento dei Big Data.
Partendo da una Tomografia a Emissione di Positroni (PET), la tecnologia canadese consente di analizzare il contenuto di amiloide nel cervello e di confrontarne le caratteristiche con un database interno di modelli (il software è stato addestrato facendogli analizzare centinaia di PET di pazienti che hanno successivamente sviluppato la sindrome di Alzheimer). I primi risultati parlano di un’accuratezza dell’84% per il sistema, con un anticipo di circa due anni che in termini di trattamento risulta cruciale .
L’algoritmo, spiegano gli accademici di Montreal, è aperto all’inclusione di altri marker per la demenza, ma è già potenzialmente utilizzabile da professionisti ed istituzioni ospedaliere previa approvazione dell’autorità legislativa preposta, nel caso dell’Italia il Ministero della Sanità.
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